Il Garante della Privacy ha multato Sky Italia per 3 milioni e 200mila euro per aver svolto attività promozionale illecita, in particolare attraverso telefonate a scopo commerciale senza fornire ai destinatari una adeguata informativa e senza acquisirne il consenso al trattamento dei dati personali.
Sky ha utilizzato liste di nominativi e recapiti acquisite da altre società, omettendo di verificare che gli utenti non avessero già espresso la propria contrarietà a ricevere telefonate a scopo pubblicitario.
L’episodio dimostra ancora una volta che il problema del telemarketing selvaggio necessita di interventi incisivi e rapidi, da troppo tempo rinviati.
Già da mesi avrebbe dovuto essere approvato il Regolamento Applicativo del nuovo Registro delle Opposizioni, che tuttavia sembra essersi arenato nel pantano della burocrazia. Peraltro anche la nuova normativa non è esente da criticità, che abbiamo già evidenziato a suo tempo: nonostante sia positiva l’estensione del Registro anche alle numerazioni non inserite negli elenchi telefonici pubblici e alla telefonia mobile, il testo presenta delle lacune – in particolare in merito alla cancellazione dei consensi rilasciati dall’utente al trattamento dei dati a fini commerciali – che rischiano di penalizzarne l’efficacia.
L’intervento dell’Authority è certamente apprezzabile ma l’esperienza, in questo e in altri settori, ha dimostrato che le sanzioni ex post da sole servono a poco.
Quello che serve veramente, invece, è una normativa efficace, con sanzioni adeguate che fungano da concreto deterrente contro tali pratiche. È del tutto inammissibile che gli utenti siano ancora in balìa delle condotte scorrette di aziende che non si fanno scrupolo di violare i diritti dei consumatori.
Come Federconsumatori continuiamo a batterci perché il Registro delle Opposizioni venga corretto in modo da tutelare efficacemente i cittadini: sollecitiamo quindi il rapido svolgimento della fase di consultazione con le Associazione dei Consumatori – prevista e non ancora svolta – e la successiva celere approvazione di un Regolamento che sia finalmente completo ed efficace.
Al contempo riteniamo sia necessario inasprire le sanzioni, fino ad arrivare alla sospensione della possibilità di operare nel mercato, per chi viola sistematicamente i diritti degli utenti.