Energia: finalmente diventa operativa l’aliquota IVA al 5% sul teleriscaldamento.

Ora necessaria una nuova definizione del metodo tariffario.

A seguito delle nostre richieste finalmente l’Agenzia delle Entrate ha emesso il provvedimento che consentirà l’applicazione dell’aliquota IVA al 5% sul teleriscaldamento.

Nel dettaglio: “A decorrere dal 1° gennaio 2023, in deroga alle disposizioni del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, sono assoggettate all’imposta sul valore aggiunto con l’aliquota del 5 per cento le forniture di servizi di teleriscaldamento addebitate nelle fatture emesse per i consumi stimati o effettivi dei mesi di gennaio, febbraio e marzo del medesimo anno.”

Una notizia che apprendiamo con soddisfazione, dal momento che la Federconsumatori nei mesi scorsi si è fortemente impegnata nella tutela degli utenti del servizio di teleriscaldamento penalizzati dai fortissimi aumenti dei costi tariffari.

Oltre ad avviare iniziative rivolte ai gestori, con i quali abbiamo concordato bonus economici per gli utenti economicamente fragili e piani di rateizzazioni utili a scongiurare il taglio delle forniture, abbiamo rivolto al Governo e al Parlamento richieste per sostenere le famiglie a far fronte ai crescenti costi anche del teleriscaldamento: il risultato si è concretizzato, nella Legge di Bilancio

2023, con la riduzione al 5% dell’aliquota IVA sulle forniture.

Vantaggio che, con il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate, sarà finalmente fruibile dagli utenti.

Un passo necessario, in questa direzione, lo dovrà compiere Arera con la definizione del nuovo metodo tariffario del teleriscaldamento: come rilevato dalla stessa Autorità, infatti, esistono ancora numerose criticità sulla determinazione delle tariffe. Sollecitiamo, in tal senso, un incontro con Arera per esprimere le nostre proposte e presentare le istanze degli utenti.

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