“Resta impregiudicato il diritto per i risparmiatori di agire in giudizio per il risarcimento della parte di danno eccedente il ristoro già corrisposto” E’ questa la novità introdotta dell’emendamento all’art 38 della legge finanziaria in discussione in parlamento che rimuove lo “scudo salva banche” previsto dal testo originario.
Come noto, nella prima formulazione della legge, i risparmiatori truffati che accettavano il rimborso del 30% non potevano promuovere azioni di risarcimento nei confronti delle banche. Con questo emendamento si apre una nuova ed interessante fase della vertenza che in particolare vedrà interessati gli azionisti fino ad ora esclusi dai rimborsi. In fatti se le banche che hanno acquistato gli istituti falliti vorranno evitare le migliaia di cause che pendono nei tribunali dovranno aprire un tavolo di confronto con le associazioni dei consumatori per trovare una via alternativa alle via giudiziaria.
Le recenti sentenze che danno ragione agli azionisti truffati rafforzano ulteriormente questa prospettiva. La Federconsumatori ha da tempo rivolto ad UBI, la banca che ha acquistato la Banca delle Marche, un invito a sedersi ad un tavolo per trovare un accordo che riporti la pace tra i risparmiatori marchigiani e la banca. Fino ad ora questo invito è rimasto senza risposta ma siamo certi che è ormai vicino il tempo di trattare una soluzione giusta e condivisa.