Le parole del presidente dell’Arera sugli ulteriori rincari dell’energia in vista nel primo quadrimestre 2022 gettano nuove ombre su un settore già afflitto da numerose turbolenze.
Ecco perché si fa sempre più urgente l’adozione di misure destinate da un lato a contenere i costi, dall’altro a proteggere i nuclei più vulnerabili e garantire loro un adeguato accesso alle risorse energetiche.
Sul primo versante, come affermato anche dal presidente Draghi, è indispensabile agire in maniera coordinata a livello europeo, per l’acquisto e lo stoccaggio delle materie prime nel settore dell’energia, in modo da aumentare la capacità di contrattazione di ciascuno stato.
Altro aspetto fondamentale ed irrinunciabile è l’equità del processo di transizione ecologica: riteniamo del tutto controproducente e dannoso alimentare il contrasto e l’opposizione al passaggio verso fonti di energia rinnovabili.
Il progressivo abbandono della produzione di energia da fonti fossili è un passo obbligato che non può e non deve essere messo in discussione: gli aumenti non sono ricollegabili alla transizione ecologica, bensì a una convergenza di fattori tra cui l’aumento del costo delle materie prime e l’aumento della domanda di energia all’indomani del rallentamento delle attività e della produzione determinato dalla pandemia.
Non si possono fare passi indietro sul campo della sostenibilità, piuttosto bisogna gestire la transizione in modo che non pesi sui nuclei più fragili e non aggravi il fenomeno della povertà energetica già molto diffuso nel nostro Paese.
Ecco perché è necessario definire un piano che garantisca l’accesso alle risorse energetiche a tutti i soggetti fragili e a chi si trova in una condizione di povertà energetica.
Per questi soggetti e per i morosi inconsapevoli, in questa delicata fase di rincari e difficoltà, è indispensabile disporre la sospensione dei distacchi da parte delle aziende, così come fatto nei primi mesi della pandemia.
È inoltre indispensabile, come sosteniamo da tempo, rimodulare gli oneri di sistema, eliminandone alcuni e spostandone altri sulla fiscalità generale: in tal modo la bolletta registrerebbe mediamente una riduzione di oltre il 19,2% dell’importo.
Saranno questi alcuni dei punti della piattaforma che presenteremo al Governo e al Parlamento unitamente ad altre Associazioni.
Siamo di fronte ad una situazione straordinaria, che richiede misure eccezionali per tutelare le fasce più deboli, ma anche una lotta senza quartiere a fenomeni speculativi, abusi e condotte scorrette.
Monitoreremo attentamente questi fenomeni e siamo pronti a raccogliere tutte le segnalazioni che gli utenti ci invieranno.